La buona politica paga: ancora al servizio per Assisi
La buona politica paga, crea interesse e partecipazione. Io ci sono. Come sempre, dalla parte di chi immagina un futuro migliore guardando negli occhi ogni persona. Perché un sindaco si occupa anche di questo.
Unire attorno alla mia candidatura forze politiche, realtà civiche e cittadini indipendenti è già un successo. Significa che il mio lavoro da amministratore ha funzionato. Ora vedo l’inizio di un nuovo cammino, di un nuovo servizio verso tutti voi.
I fatti, il pragmatismo, hanno segnato la mia storia, anche per necessità. Sono figlio di una madre tenace, ragazza madre nell’Italia degli anni Cinquanta. Cresciuto in una piccola frazione, dove le speranze sembravano limitate e dove i sogni si facevano piccoli. Da lì è iniziata la mia strada, non senza ostacoli, ma guidata dal “servizio”. Grazie a questo ho superato le difficoltà. Sono entrato in Polizia, ho vissuto gli Anni di Piombo, vedendo fatica, rischio, paura. Ma non mi sono tirato indietro, perché servire era il mio modo di stare al mondo. Ho creato una famiglia, costruito un futuro. Con mia moglie e i miei figli sono cresciuto come persona. Tornato ad Assisi, ho capito che la mia vocazione non era finita. Volevo ancora ascoltare, aiutare, restituire. E quando non bastava, ho cercato la forza delle istituzioni. Questo mi ha spinto a “salire” in politica, perché non si “scende in politica” ma si sale al servizio di una comunità, non per ambizione, ma per convinzione che sia il modo più alto per servire lo Stato.
Ringrazio Stefania Proietti, che ha segnato la mia vita e quella della nostra città. Con lei e l’amministrazione, in otto anni, abbiamo fatto tanto: unito, ascoltato, deciso, costruito e ricostruito, mettendo al centro i bisogni veri di Assisi, dalle frazioni al centro storico, dai giovani agli anziani, dalle scuole ai servizi. Concretezza è stata ed è la parola chiave. Abbiamo superato insieme momenti davvero difficili. Per questo credo profondamente che la continuità sia un valore essenziale per il buon funzionamento di un’amministrazione. Il mio impegno nasce da lontano ed è al tempo stesso una storia nuova che porta con sé il tesoro dell’esperienza e dei risultati raggiunti negli ultimi anni. Una continuità che è solidità, memoria e capacità di andare avanti senza disperdere ciò che abbiamo costruito insieme.
Il mio impegno è chiaro più che mai: nessuno sarà lasciato indietro. Lavoreremo per strade più sicure, turismo sostenibile, attività produttive, innovative e radicate. Attenzione ai giovani, che hanno bisogno di fiducia, come ho visto durante la mia carriera professionale quando ho incontrato tante situazioni difficili, a volte disperate che riguardavano i giovani. Ascolto agli anziani, custodi della nostra memoria. Credo nelle sinergie, frutto dello stare insieme, come ho visto nelle Pro Loco e nello svolgere volontariato.
Persone che condividono sogni sotto lo stesso cielo: questa è la nostra Umbria.
La mia porta è sempre aperta. Il mio tempo sarà sempre per voi. Questo è un viaggio collettivo. Presenteremo presto un programma concreto, basato sull’ascolto.
Per me “servire” non è mai stato solo un verbo. È stato un cammino, una scelta, una vocazione. Prima “in servizio”, per lo Stato e la sicurezza dei cittadini. Oggi “al servizio”, della mia terra, delle sue persone, del suo futuro. Ho iniziato la mia vita pubblica stando “in servizio”, con una divisa addosso e un dovere da compiere. Oggi continuo quel cammino “al servizio” della mia città, con la stessa convinzione e la stessa voglia di proteggere, aiutare, costruire. Servire è stato – servire lo Stato – ed è ancora il mio modo di vivere. E ne sono fiero.

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